venerdì 28 giugno 2013

Recensione dell' album Stecca di Moreno

Ebbene sì, ho perso mezz'ora della mia vita ad ascoltare l'album di esordio di Moreno (il vincitore di Amici, per intenderci).
Sapevo a cosa stavo andando incontro: avevo letto di tutto e di più sulla sua (inesistente) capacità di rappare, ma mi aspettavo qualcosa di meglio.




Un disastro. Le 10 tracce che compongono l'album sono tutte uguali, tutte senza argomento, tutte rappate con una lentezza incredibile (e a volte il giovincello riesce anche ad andare fuori tempo!) e una ripetizione ossessiva di tutte le parole tipica di chi non ha nulla da dire.

Le uniche due traccie che si distinguono vagamente dalla massa sono "La distanza" e "Qualcosa da dire".

La prima che ho nominato quasi mi piace (mica per lui, ma per la voce femminile nel ritornello che la rende più armoniosa e piacevole). "Qualcosa da dire", invece, è abbastanza piacevole perché rappata in coppia con Clementino (?) che non sarà quel che si dice "Un Rapper con la R maiuscola", ma almeno ha un buon flow.

2 stelline per simpatia, sperando che con il tempo riesca a migliorarsi.



martedì 7 maggio 2013

Testo e traduzione Never Been Hurt di Demi Lovato

Bella, bella, bella.






Testo 



Felt picture perfect
On and off a shelf to a broken friend of mine
A broken friend of mine
It comes back and haunts me
A bully undercover fooled me every time, fooled me every time

But even if I lose it all
I got so much left to give, I won't get by
My heart is on the frontline, not afraid

I will love you like I've never been hurt
Run through fire for you, like I've been burned

I'm gonna risk it all like I never lost
Gonna give it all I've got
I will love you, I will love, like I've never been hurt
Never been hurt

It's that fire to ashes, you fought through the darkness, and brought me back to life
You brought me back to life
So even if I lose it all
I got so much left to give, I won't get by
My heart is on the frontline, not afraid

I will love you, like I've never been hurt
Run through fire for you, like I've been burned

I'm gonna risk it all like I never lost
Gonna give it all I've got
I will love you, I will love, like I've never been hurt
Never been hurt

I will love you and forever, I will love you like or never, like I never heard goodbye, like I never heard a lie, like I found love for the first time

I will love you, like I've never been hurt
Run through fire for you, like I've been burned
I'm gonna risk it all like I never lost
Gonna give it all I've got
I will love you, I will love, like I've never been hurt
Never been hurt



Traduzione

Sentirsi disegni perfetti
In angolo per uno dei miei amici spezzati (uno dei miei amici spezzati)
Torna indietro e mi perseguita
Un bullo sotto copertura mi prendeva in giroin ogni momento, mi prendeva in giro in ogni momento
Ma anche se perdo tutto
Avevo così tanto da dare, non me la caverò
Il mio cuore è sulla linea di confine, senza paura

Ti amerò come se non fossi mai stata ferita
Corro attraverso il fuoco per te, come se non mi fossi mai bruciata
Rischierò tutto come se non avessi mai perso
Darò tutto ciò che ho
Ti amerò, ti amerò come se non fossi mai stata ferita, mai stata ferita


E’ da quel fuoco alle ceneri, hai lottato attraverso l’oscurità e mi hai riportato alla vita
Mi hai riportato alla vita
Quindi anche se perdo tutto
Avevo così tanto da dare, non me la caverò
Il mio cuore è sulla linea di confine, senza paura

Ti amerò come se non fossi mai stata ferita
Corro attraverso il fuoco per te, come se non mi fossi mai bruciata
Rischierò tutto come se non avessi mai perso
Darò tutto ciò che ho
Ti amerò, ti amerò come se non fossi mai stata ferita, mai stata ferita

Ti amerò per sempre, ti amerò come non mai, come se non avessi mai sentito un addio, come se non avessi mai sentito una bugia, come se avessi trovato l’amore per la prima volta
Ti amerò come se non fossi mai stata ferita
Corro attraverso il fuoco per te, come se non mi fossi mai bruciata
Rischierò tutto come se non avessi mai perso
Darò tutto ciò che ho
Ti amerò, ti amerò come se non fossi mai stata ferita, mai stata ferita

Testo e traduzione Two Pieces di Demi Lovato

Lei è bellissima, la canzone è dolcissima è l'album è un concentrato pop micidiale. Che dire? Chapeau, Lovato.






Testo


There's a boy, lost his way, looking for someone to play
There's a girl in the window tears rolling down her face
We're only lost children, trying to find a friend
Trying to find our way back home

We don’t know where to go, so I'll just get lost again
We'll never fall apart, cause we fit together right, we fit together right
These dark clouds over me, rain down and run away
We'll never fall apart, cause we fit together like, two pieces of a broken heart

I know where we could go and never feel let down again
We can build sandcastles, I'll be the queen, you'll be my king
We're only lost children, trying to find a friend
Trying to find our way back home

We don't know to go, so I'll just get lost again
We'll never fall apart, cause we fit together right, we fit together right
These dark clouds over me, rain down me and run away
We'll never fall apart, cause we fit together like, two pieces of a broken heart

And I like to lay my head down and fall asleep
Oh, but I don’t like to fall asleep to see my dreams, cause right there in front of me

There's a boy, lost his way, looking for someone to play

We dont know where to go, so I'll just get lost 
again

We'll never fall apart, cause we fit together right, we fit together right
These dark clouds over me, rain down and run away
We'll never fall apart, cause we fit together right, 
we fit together like two pieces of a broken heart

There's a boy, lost his way, looking for someone to play





Traduzione

C’è un ragazzo, ha perso la strada, cercando qualcuno con cui giocare
C’è una ragazza alla finestra, le lacrime scendono sul suo viso
Eravamo solo bambini perduti, cercando di trovare un amico
Cercando di trovare la strada per tornare a casa

Non sappiamo dove andare, quindi mi perderò di nuovo
Non cadremo mai a pezzi, perché siamo perfetti insieme.
Queste nuvole scure sopra di me, piove forte e scappano via
Non cadremo mai a pezzi, perché siamo perfetti insieme, le due metà di un cuore spezzato

So dove potremmo andare e non sentirsi mai più delusi
Possiamo costruire castelli di sabbia, io sarò la regina e tu sarai il mio re
Siamo solo bambini perduti, cercando di trovare un amico
Cercando di trovare un modo per tornare a casa


Non sappiamo dove andare, quindi mi perderò di nuovo
Non cadremo mai a pezzi, perché siamo perfetti insieme.
Queste nuvole scure sopra di me, piove forte e scappano via
Non cadremo mai a pezzi, perché siamo perfetti insieme, le due metà di un cuore spezzato


E mi piace posare a terra la testa e addormentarmi
Oh, ma non mi piace addormentarmu per vedere i miei sogni, perché dritto di fronte a me
C’è un ragazzo, ha perso la strada, cercando qualcuno con cui giocare


Non sappiamo dove andare, quindi mi perderò di nuovo
Non cadremo mai a pezzi, perché siamo perfetti insieme.
Queste nuvole scure sopra di me, piove forte e scappano via

Non cadremo mai a pezzi, perché siamo perfetti insieme, le due metà di un cuore spezzato

C’è un ragazzo, ha perso la strada, cercando qualcuno con cui giocare

mercoledì 27 marzo 2013

Recensione " L'ospite (The Host) " di Stephenie Meyer

Nel futuro la specie umana sta scomparendo. Un'altra razza, aliena, potente e intelligentissima, ha preso il sopravvento, e i pochi umani rimasti vivono raccolti in piccole comunità di fuggiaschi. Tra loro c'è Jared, l'uomo che la giovane Melanie, da poco caduta nelle mani degli "invasori", ama e non riesce a dimenticare. Neppure adesso che il suo corpo dovrebbe essere niente più di un guscio vuoto, un semplice involucro per l'anima aliena che le è stata assegnata. Perché l'identità di Melanie, i suoi ricordi, le sue emozioni e sensazioni, il desiderio di rincontrare Jared, sono ancora troppo vivi e brucianti per essere cancellati. Così l'aliena Wanderer si ritrova, del tutto inaspettatamente, invasa dal più umano e sconvolgente dei sentimenti: l'amore. E, spinta da questa forza nuova e irresistibile, accetta, contro ogni regola e ogni istinto della sua specie, di mettersi in cerca di Jared. Per rimanere coinvolta, insieme a Melanie, nel triangolo amoroso più impossibile e paradossale, quello fatto di tre anime e due soli corpi.







Salve a tutti! Torno in questo post pre-vacanze per parlarvi di un libro che mi è tornato in mente vedendo il trailer del film tratto da esso.
Parlo di "The Host", l'ultimo libro (in realtà uscito nel 2008) di Stephenie Meyer. No, non avete capito male. Sì, è proprio lei. L'autrice di Twilight.

Prima di fuggire a gambe levate, aspettate un secondo: quando ho cominciato a leggerlo, non so cosa mi aspettassi, ma di sicuro non pensavo di trovare un libro così...bello.
Sì, bello, nonostante tutto.

Posso quindi dirvi con assoluta sicurezza che Twilight vale 1/50 di questo libro, che avrebbe meritato il triplo del successo che ha effettivamente avuto.

I problemi di questo libro, oltre le parecchie sbavature qua e là, sono principalmente due, e non penso ci volesse un genio per capirlo.
La maggior parte delle persone che hanno letto e apprezzato Twilight & co. probabilmente non erano grandi appassionati di libri, indi non puoi pensare di rifilargli un tomo di 550 e passa pagine con un battito di ciglia. Per contro, tutti gli altri rifuggeranno il nome della Meyer come la peste, e non lo compreranno MAI, ci arrivo persino io a questo.

Il secondo problema del libro, che poteva essere facilmente ovviato, sono le prime 180 pagine: mai vista una cosa più soporifera!
Per il resto, il libro è veramente buono: buone idee, molti spunti interessanti, colpi di scena molto calibrati e qualche lacrimuccia d'obbligo. Ho particolarmente apprezzato il signolare "triangolo" (anche se poi è un quadrato) amoroso formato dai quattro personaggi principali.

Poi, siccome la Meyer è la Meyer, non è riuscita a resistere alla tentazione del "e vissero per sempre felici e contenti", costruendo un finale troppo idilliaco!
Se fosse riuscita ad andare fino in fondo con la faccenda, forse si sarebbe finalmente guadagnata un po' di rispetto e avrebbe certamente fatto salire di parecchi gradini il livello del suo libro.
Ha preferito, invece, il finale buonista che mettesse d'accordo tutti: peccato!




Trailer del film in uscita il 28 marzo, con Max Irons (Jared), Saoirse Ronan (Melanie), Jake Abel (Ian) e Diane Kruger (Terra).

mercoledì 6 marzo 2013

Tripla recensione: "Shiver", "Deeper", "Forever" di Maggie Stiefvater

Grace e Sam non si sono mai parlati, ma da sempre si prendono cura l’una dell’altro. Non si conoscono, eppure lei rischierebbe la vita per lui, e lui per lei. Perché Grace, fin da piccola, sorveglia i lupi che vivono nel bosco dietro casa sua, e in particolare uno dotato di magnetici occhi gialli, che negli anni è diventato il suo lupo. E perché Sam da quando era un bambino vive una doppia vita: lupo d’inverno, umano d’estate. Il caldo gli regala pochi preziosissimi mesi da essere umano prima che il freddo lo trasformi di nuovo. Grace e Sam ancora non si conoscono, ma tutto è destinato a cambiare: un ragazzo è stato ucciso, proprio dai lupi, e nella piccola città in cui vive Grace monta il panico, e si scatena la caccia al branco. Grace corre nel bosco per salvare il suo lupo e trova un ragazzo solo, ferito, smarrito, con due magnetici occhi gialli. Non ha dubbi su chi sia, né su ciò che deve fare. Perché Grace e Sam da sempre si prendono cura l’una dell’altro, e adesso hanno una sola, breve stagione per stare insieme prima che il gelo torni e si porti via Sam un’altra volta. Forse per sempre.



Premetto che poche cose mi stanno antipatiche quanto i lupi mannari (eccetto Remus Lupin, signorsì), una delle creature più usate e abusate degli ultimi anni.

Ho odiato questo libro dalla prima parola all'ultima, dal primo personaggio all'ultimo, ma...quando sono arrivata alla fine, giuro che mi sono sentita triste. E lo ho riletto.

Sul serio, non so come funzioni il mio cervello.
La protagonista femminile, Grace, è di una piattezza assurda: ragazza perfettina, ovviamente bella, incompresa, eccetera eccetera. Ovviamente vive da sola a casa, dato che i genitori sono sempre via per lavoro e OVVIAMENTE la sua casa si trova nella periferia estrema della cittadina, in mezzo al bosco e ai lupi. Questi, naturalmente non sono lupi normali, ma un branco di licantropi (o lupi mannari, i due termini sono usati come sinonimi). Ho apprezzato il leggero (ma proprio leggero, eh!) tocco personale dell'autrice sull'interpretazione della figura del licantropo.
I lupi sono esseri umani per tutto il periodo estivo, almeno nei primi anni dopo la trasformazione, e diventano lupi in inverno. Più gli anni passano, più tempo ci impiega il lupo a tornare umano, fino a diventare definitivamente un animale. Sam, il protagonista maschile, si trasforma solo da pochi anni, ma sente di essere arrivato al suo ultimo anno da umano, nonostante la sua giovane età. Così, il ragazzo tenta disperatamente di restare umano più a lungo possibile, resistendo alla lenta avanzata dell'inverno, aiutato da Grace, perdutamente innamorata di lui.

Ho apprezzato la divisione dei capitoli dal punto di vista di lui e da quello di lei, e l'indicazione della temperatura esterna all'inizio di ogni capitolo (prima la trovavo fastidiosa, ma verso la metà del libro ha cominciato ad trasmettere una sensazione angosciosa di avere il tempo agli sgoccioli, man mano che la temperatura scendeva.

La storia d'amore è carina è molto carina, un po' forzata all'inizio, ma dolce. Solo verso alla fine inzia a scadere leggermente nel banale, anche se quest'aspetto si noterà più nel secondo volume.



Il sole della primavera illumina e scalda l’amore di Grace e Sam. Dopo tanti anni a guardarsi da lontano, lui nel bosco insieme al branco, lei ossessionata da quel branco, finalmente sono insieme, certi del loro amore e del fatto che niente e nessuno potrà mai separarli. Ma la serenità sembra destinata a durare poco. Mercy Falls è ancora scossa dalla scomparsa di Olivia. L’arrivo di Cole, un nuovo ragazzo-lupo, aggiunge solo altro scompiglio. E qualcosa – o qualcuno – si intromette tra Grace e Sam. Lui è solo, senza guide né amici: saprà lottare per salvare il suo amore?










Torniamo alla cittadina di Mercy Falls con il secondo volume (il mio preferito) della serie iniziata con Shiver.

La trama non ve la sto neppure a riassumere, anche perché è abbastanza aderente a quella del primo volume, solo invertita.
Deeper ha principalmente due cose molto, molto belle: la prima è l'atmosfera che, nonostante il libro sia ambientato durante il disgelo primaverile, trasmette un'idea di neve, inverno freddo, silenzioso e perfetto. Molto piacevole.

La seconda cosa che ho letteralmente adorato nel libro ha un nome: Cole St Clair.

Cole St Clair è uno dei personaggi più belli, affascinanti e cattivi che abbia mai incontrato. Purtroppo, molte autrici, quando creano un personaggio con un aura da poeta maledetto, non hanno mai il coraggio di mantenerlo così tutta la storia, facendolo diventare un esserino mieloso. Qui no. Cole è fedele a sè stesso per tutto il libro e per quello successivo. Splendido personaggio.

Un altro personaggio piacevole in Deeper è Isabelle, personaggio trascurato liquidato nel primo libro come frivolo e superficiale, che si rivela essere una ragazza intelligente, divertente e tagliente. Piacevolissima da leggere.


Grace fin da piccola ha sempre aspettato il suo lupo, fino a quando da grande ha scoperto la verità. Il suo lupo è un essere umano, costretto a rimanere in forma di lupo quando viene in freddo, e di umano quando viene il caldo.Grace ha dovuto rinunciare a un futuro da umana ed ha una vita insieme a Sam, per salvarsi la vita.Si è trasformata in un lupo. A Mercy Falls, fa ancora freddo e Grace passa da essere lupo ad essere umana.Sam, ancora umano, la cerca perché la ama e perché conosce bene il dolore che provoca la trasformazione.Cole, il musicista, trasformato in lupo è alla ricerca di una cura per combattere la licantropia.Tutto precipita quando nel bosco viene ritrovato un corpo senza vita di una ragazza, e tutti pensano che sia stata uccisa da un lupo, anche se il corpo ha qualcosa di strano.Riusciranno Sam e Grace ad avere un futuro da umani O saranno costretti  a rimanere in forma di lupo per tutta la vita?.




La saga iniziata con Shiver si conclude con Forever, libro molto carino, in realtà leggermente inferiore al secondo volume. La storia di Sam e Grace, dolcissima nel primo volume, mielosa nel secondo, si riprende leggermente, pur rimanendo un po' scontata e soporifera, ma finisce per essere surclassata senza problemi da Colin e Isabelle, personaggi tormentati e battaglieri, ma molto più interessanti dei due fidanzatini.

Il racconto scorre bene, con qualche bel momento di suspance, mentre il finale lascia un po' delusi, con un: "Ma dov'è il resto della storia?". Infatti, il libro sembra troncato di netto.

Dopo essermi abituata all'idea del finale aperto, ho però apprezzato l'assenza di un lieto fine propriamente detto, sostituito da una "vittoria" malinconica e amara.

Concludendo, pur non avendo apprezzato il primo volume, consiglio di stringere i denti e leggerlo per arrivare in fretta al secondo, che merita ben di più!

I tre libri, direi, si sono meritati una media di tre stelline.




E voi? Avete letto questi libri? Li leggerete?
Commentate, commentate!


sabato 26 gennaio 2013

Recensione Cercando Alaska- John Green

Miles Halter, sedici anni, colto e introverso collezionista di ultime parole famose, comincia a frequentare un'esclusiva prep school dell'Alabama. Qui lega subito con Chip, detto il Colonnello, povero e brillante studente di matematica, ammesso alla scuola grazie a una borsa di studio, e con Alaska Young, divertente, sexy, attraente, avventurosa studentessa di cui tutti sono innamorati. Insieme bevono, fumano, riflettono sul senso della vita, stanno svegli la notte e inventano scherzi brillanti e complicati. Ma Miles non ci mette molto a capire che Alaska è infelice. e quando lei muore schiantandosi in auto vuole sapere perché. È stato davvero un incidente? O Alaska ha cercato la morte?








Ho ricevuto questo libro per Natale, ed è stata una rivelazione.
"Cercando Alaska" è un libro estremamente dolce, commovente ed emozionante: non è un libro che resta impresso nella mente, non è una storia epica, non è un romanzo dalle grandi tematiche. Ma è gentile, ben scritto, romantico e leggermente folle. 

La prima parte ritrae egregiamente una "vita da college" contornata da scherzi, primi amori, prime bevute eccetera... Molto simpatica.
La seconda parte del libro è più cupa, più riflessiva e un po' dolente, ma mantiene sempre quello slancio, quel brio che caratterizza tutto il libro.

Ho apprezzato particolarmente le citazioni di vari libri belli e importanti, primo fra tutti Il Generale nel suo Labirinto di Màrquez (con l'accento dall'altra parte), a cui gira un po' intorno tutto il senso del libro, e la scrittura veramente molto buona e scorrevole di John Green, un autore di young adults (se così possono essere definiti i suoi libri) molto bravo e purtroppo poco conosciuto.

Ho apprezzato un po' meno la copertina. Ok, neppure quella inglese (una candela spenta da cui ucìsciva ancora del fumo) era il massimo, ma almeno c'entrava qualcosa con la storia!



domenica 13 gennaio 2013

Comunicazione di servizio

Ho deciso che il punteggio massimo di 5 stelline che di solito do a ogni libro non basta ad esprimere la bellezza di alcuni romanzi, per cui passo alle 6 stelline (sì, come le recensioni di La Repubblica).

Quindi:
 Libro molto pessimo. Assolutamente sconsigliato


Libro scadente. Non molto consigliato


Libro mediocre. Si può leggere

Libro buono. Consigliato


Libro molto buono. Consigliatissimo

Libro meraviglioso. Imperdibile



Grazie per l'attenzione. 
Alla prossima!

venerdì 4 gennaio 2013

Recensione "Il seggio vacante" di J.K.Rowling


A chi la visitasse per la prima volta, Pagford apparirebbe come un’idilliaca cittadina inglese. Un gioiello incastonato tra verdi colline, con un’antica abbazia, una piazza lastricata di ciottoli, case eleganti e prati ordinatamente falciati. Ma sotto lo smalto perfetto di questo villaggio di provincia si nascondono ipocrisia, rancori e tradimenti. Tutti a Pagford, dietro le tende ben tirate delle loro case, sembrano aver intrapreso una guerra personale e universale: figli contro genitori, mogli contro mariti, benestanti contro emarginati. La morte di Barry Fairbrother, il consigliere più amato e odiato della città, porta alla luce il vero cuore di Pagford e dei suoi abitanti: la lotta per il suo posto all'interno dell’amministrazione locale è un terremoto che sbriciola le fondamenta, che rimescola divisioni e alleanze. Eppure, dalla crisi totale, dalla distruzione di certezze e valori, ecco emergere una verità spiazzante, ironica, purificatrice: che la vita è imprevedibile e spietata, e affrontarla con coraggio è l’unico modo per non farsi travolgere, oltre che dalle sue tragedie, anche dal ridicolo. J.K. Rowling firma un romanzo forte e disarmante sulla società contemporanea, una commedia aspra e commovente sulla nozione di impegno e responsabilità. In questo libro di conflitti generazionali e riscatti le trame si intrecciano in modo magistrale e i personaggi rimangono impressi come un marchio a fuoco. Farà arrabbiare, farà piangere, farà ridere, ma non si potrà distoglierne lo sguardo, perché Pagford, con tutte le sue contraddizioni e le sue bassezze, è una realtà così vicina, così conosciuta, da non lasciare nessuno indifferente. 




Scusate, sono letteralmente MORTA.
Ho finito di leggere Il Seggio Vacante. 
E' stata l'esperienza più traumatica della mia vita. Nel senso che ho pianto per le ultime 30 pagine.


Prima che questo volumone di 553 pagine facesse finalmente la sua comparsa nelle librerie, molti si erano domandati se la Rowling sarebbe stata all'altezza del suo Harry Potter, oppure il suo primo libro per adulti sarebbe stato un fiasco totale. Io, personalmente, non ho mai nutrito dubbi su di lei per un semplice motivo: la Rowling è una scrittrice milionaria, è più ricca della Regina, potrebbe ritirarsi in un’isoletta paradisiaca e vivere così per sempre. Non è una di quelle autrici giovani e di poco successo che hanno bisogno di scrivere continuamente qualcosa di nuovo per non cadere nel dimenticatoio, lei non ha bisogno di pubblicare libri scadenti per vendere qualcosina in più.  Ergo, se ha scritto un altro libro, doveva avere proprio un’idea geniale!
Devo dire di non essere per nulla rimasta delusa.


Dal punto di vista della prosa, la Rowling dimostra ancora una volta di avere uno stile impeccabile, cosa già appurata ai tempi di Harry Potter. La lettura è scorrevole, divertente ed emozionante.
Poi, grande merito di questa autrice fantastica, è riuscita a gestire un universo tremendamente complesso, creando più di 30 personaggi che ci fa conoscere alla perfezione, nelle loro bassezze e nei loro pregi.

La trama è estremamente semplice: uno dei membri del consiglio della cittadina di Pagford muore e occorre trovare qualcuno che lo sostituisca. Tutta la vicenda ruota attorno a questa morte, declinandola in tutte le varie possibilità: come reagirà l'amico devoto? L'eterno rivale? La moglie? I figli? I vicini di casa?

Leggendo nei commenti in un blog ho trovato scritto: "E' un libro malato, ma bellissimo". Beh, non posso che dar ragione a chi ha scritto questo: "Il Seggio Vacante" ha qualcosa di morboso, di profondamente malato; i personaggi non vengono analizzati, ma sezionati e nessuno si dimostra una brava persona. Eppure, nella sua esasperazione delle persone, J.K.Rowling trova il vero fulcro di ciò che rende qualcuno un essere un umano. Spoglia i suoi personaggi dalle paure, dalle speranze, dagli amori e dai rancori e li lascia nudi, indifesi di fronte alla morte.
Il finale è, per certi aspetti, una boccata d'aria fresca con quella piccola, tenue promessa di redenzione di fronte alla cattiveria.

Questo libro lascia l'amaro in bocca, ma anche sollievo. E alla fine ci si accorge di non essere riusciti ad odiare nessuno dei personaggi, dal piccolo di tre anni e mezzo al vecchio rovinato dalla sua cattiveria.

Libri come questo possono solo essere amati o essere odiati; non c'è una via di mezzo.
Io, personalmente, l'ho amato.