sabato 26 gennaio 2013

Recensione Cercando Alaska- John Green

Miles Halter, sedici anni, colto e introverso collezionista di ultime parole famose, comincia a frequentare un'esclusiva prep school dell'Alabama. Qui lega subito con Chip, detto il Colonnello, povero e brillante studente di matematica, ammesso alla scuola grazie a una borsa di studio, e con Alaska Young, divertente, sexy, attraente, avventurosa studentessa di cui tutti sono innamorati. Insieme bevono, fumano, riflettono sul senso della vita, stanno svegli la notte e inventano scherzi brillanti e complicati. Ma Miles non ci mette molto a capire che Alaska è infelice. e quando lei muore schiantandosi in auto vuole sapere perché. È stato davvero un incidente? O Alaska ha cercato la morte?








Ho ricevuto questo libro per Natale, ed è stata una rivelazione.
"Cercando Alaska" è un libro estremamente dolce, commovente ed emozionante: non è un libro che resta impresso nella mente, non è una storia epica, non è un romanzo dalle grandi tematiche. Ma è gentile, ben scritto, romantico e leggermente folle. 

La prima parte ritrae egregiamente una "vita da college" contornata da scherzi, primi amori, prime bevute eccetera... Molto simpatica.
La seconda parte del libro è più cupa, più riflessiva e un po' dolente, ma mantiene sempre quello slancio, quel brio che caratterizza tutto il libro.

Ho apprezzato particolarmente le citazioni di vari libri belli e importanti, primo fra tutti Il Generale nel suo Labirinto di Màrquez (con l'accento dall'altra parte), a cui gira un po' intorno tutto il senso del libro, e la scrittura veramente molto buona e scorrevole di John Green, un autore di young adults (se così possono essere definiti i suoi libri) molto bravo e purtroppo poco conosciuto.

Ho apprezzato un po' meno la copertina. Ok, neppure quella inglese (una candela spenta da cui ucìsciva ancora del fumo) era il massimo, ma almeno c'entrava qualcosa con la storia!



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