martedì 20 novembre 2012

Recensione "Starcrossed" di Josephine Angelini

Helen, timida adolescente di Nantucket, sta quasi per uccidere il ragazzo più attraente dell’isola, Lucas Delos, davanti a tutta la sua classe. L’episodio è qualcosa di più di un mero incidente. Helen inizia a temere per la sua salute mentale: ha incubi di notte e allucinazioni di giorno. Ogni volta che vede Lucas le appare la visione di tre donne che piangono lacrime di sangue. Il tentato omicidio porta Helen a scoprire che lei e Lucas non stanno facendo altro che interpretare i ruoli di un’antica tragedia d’amore. Le apparizioni femminili rappresentano infatti le tre Furie. Helen, come l’omonima Elena di Troia, è destinata a dare inizio a una guerra scatenata dalla sua relazione con Lucas. I due scoprono sulla loro pelle che i miti non sono leggende. Ma è giusto o sbagliato stare con il ragazzo che si ama se questo                                        significa mettere in pericolo il resto del mondo? Come si sconfigge il destino?


Mettiamo subito in chiaro una cosa: se fosse stato per me, io questo libro non l'avrei MAI, e ripeto, MAI, comprato. Tuttavia, mi era stato consigliato da un'amica, così l'ho arraffato in libreria (spendendo un patrimonio, peraltro).
Il primo pensiero che mi è sorto terminato il libro è stato un gigantesco "EH?"

Dev'essere stato particolarmente facile per l'autrice scrivere questo libro: basta seguire questa ricettina miracolosa:
  1. Prendi tutti i personaggi di Twilight
  2. Falli diventare semidei
  3. Rendi protagonista una Mary Sue bionda e idiota
  4. Aggiungi un retroscena drammatico di una madre scomparsa
  5. Mescola tutto con degli incubi spaventosi e un'amica rompipalle
Hai ottenuto Starcrossed!

Ok, lo so, sto facendo facile ironia (cosa per nulla professionale, peraltro) ma è veramente troppo difficile trattenersi.

Il problema principale della Angelini è la sua passione smodata per tutto ciò che termina in        -issimo/a. Ed è così che ci troviamo di fronte ad Helen, una ragazza bellissima, intelligentissima, fighissima, dolcissima, fortissima e strambissima (perchè sennò dov'è il divertimento?)
Insomma, Helen è la Mary Sue per eccellenza con la personalità di un'ameba. 
Ero arrivata al secondo capitolo e già avevo una voglia tremenda di gettare il libro nel water: come si fa a non odiare una tipa del genere?

"Alcuni turisti arrivati per godersi un'ultima vacanza la stavano fissando. Succedeva spesso, tanto che Helen cercò di girarsi dall'altra parte. Quando si guardava allo specchio vedeva solamente due occhi, un naso e una bocca, ma le persone che arrivavano all'isola avevano il vizio di fissarla, e questa era una vera scocciatura (oddio, che scocciatura, tutti mi trovano bellissima!!! Che palle!)"

"Purtroppo per lei, la timidissima Helen era alta un metro e ottanta e attirava l'attenzione di tutti. E non smetteva di crescere. [...] Le commesse le ripetevano di continuo che aveva una fortuna sfacciata, ma nemmeno loro riuscivano a trovarle i pantaloni della giusta misura (ah, vorrei tanto essere una tappa con la ciccia che trasborda, almeno avrei i pantaloni della misura giusta !11! hìHìHìHì xdxxdxd) "


Ma, ecco subito la grande sorpresa: arrivano i Delos!!! Ora voi vi starete chiedendo: "Chi?"
Ebbene, i Delos sono una misteriosa famiglia allargata (che straordinaria novità nel mondo di twili...cough cough ehm, degli urban fantasy). Essi sono ovviamente tutti bellissimi, biondissimi e inavvicinabili. 
Subito la nostra Helen, la bella protagonista, scopre di provare un odio assurdo e distruttivo verso Lucas-il.più-figo-del-mondo e il resto della sua famiglia. Bisogna dire che si era capito dopo neppure un istante che i due si sarebbero innamorati, eppure ho accolto molto felicemente questo elemento di odio: pensavo, da povera illusa, che sarebbe stato interessante vedere i protagonisti combattere contro questo sentimento feroce pur di stare assieme. Mi illudevo. Dopo neanche cinquanta pagine, nonsisaccome nonsisaperchè, Helen si ritrova a volare, Lucas la salva e l'odio magicamente scompare e i due si innamorano pazzamente l'uno dell'altra.
Da lì in poi, i fatti sono tutti offuscati, confusi, e nel tentativo di creare la suspance, la Angelini fa in modo che i personaggi si contraddicano continuamente, agendo solamente ai fini della storia. Basti pensare alla -SPOILER- madre di Helen che distrugge il sogno d'amore fra lei e Lucas dicendo loro che sono cugini e, poche pagine dopo, ammette tranquillamente di aver mentito spudoratamente. -FINE SPOILER- 

Eccetto i protagonisti, anche loro con lo spessore di un foglio di domopak, secondo l'autrice, nella cittadina non vive nessun'altro: Helen e Lucas sono così liberi di fare incidenti quasi mortali con l'auto, di scatenare raffiche di vento, di volare e di schiantarsi a terra senza che nessuno dica nulla. 


Le vere chicche del libro, però, non sono la storia d'amore senza spessore, l'assurdità dell'elemento fantasy e la storpiatura della mitologia greca (cavolo, Angelini, non puoi venirmi a raccontare che le Erinni sono nate per punire Oreste! basta fare un giro su Wikipedia, per amor di Dio!).
No, ciò che fa morire per il troppo ridere sono i dialoghi tra i personaggi. Ecco il il momento in cui Helen confessa alla migliore amica di discendere da una dea. Vale quasi la pena di comprare il libro solo per questo:

"Non era certo il modo migliore per rivelarle la verità, Helen se ne rese conto quando fluttuò
verso la finestra e vide la sua migliore amica seduta sul letto a bocca aperta. Temeva che gridasse, ma quando Claire non lo fece le indicò la finestra chiusa.
«Almeno fammi entrare!» strillò con i denti che battevano.
«Oh cavolo. Allora sei un vampiro» disse Claire. Aveva un’espressione irritata ma per nulla
stupita.«Ma che diavolo… No! Apri la finestra, Ridarella, sto congelando!» esclamò Helen alzando leggermente il tono di voce. «Eddai, non sono un vampiro del cavolo, Ridarella! Non lo vedi? Niente zanne! Niente occhi indemoniati!»  «E va bene! Ma la domanda, viste le circostanze, non era campata in aria…» rispose Claire sulla difensiva mentre Helen fluttuava attraverso la finestra e tornava in stato gravitazionale davanti ai suoi occhi.
«Ok! Sono d’accordo, non hai poi tutti i torti» ammise Helen, ma qualcosa non quadrava.
«Senti, sono appena entrata volando dalla tua finestra. Com’è che non sei sorpresa?»
«È da quando eravamo piccole che so che sai volare. Una volta, per esserne certa, ti ho
perfino spinta giù dalla terrazza.
«Mi hai spinta!» sbottò Helen, ricordandosi in un lampo di quell’episodio.
«Cosa c’è? Sapevo che non saresti morta o che so io! Per farla breve: ti avevo vista non
cadere dalle scale di casa mia il giorno prima, quindi volevo controllare» disse Claire, come se tutto quadrasse.
«Riesci ancora a farlo? A fermare le lame?» domandò Claire, tranquilla. «E la faccenda
delle saette? Riesci a spararle ancora?»
«Come fai a sapere tutte queste cose?» sbottò Helen allibita.
Claire sbuffò. «Sapevo della cosa delle lame perché, be’, una volta ho provato anche ad accoltellarti»"


Qua sfioriamo il ridicolo gente!

Insomma, di questo "libro" non salvo niente: né lo stile da bambina di terza elementare, né la storia assolutamente campata in aria.

Una stellina per Hector, il personaggio presentato come cattivo che era in fondo il più simpatico di tutti, e per il titolo che, essendo un'amante dell'inglese, non posso non apprezzare (Starcrossed significa qualcosa come "sotto una cattiva stella")





lunedì 19 novembre 2012

Salve mondo!

Approdo su Blogger in questo (gelido) pomeriggio autunnale. Vi dico la verità, avrei voluto aprire tutto in un giorno particolare, tipo Halloween, Natale, il 31 Dicembre,...
E invece no: oggi avevo l'ispirazione (tanto lo so che stanotte mi pentirò di tutto ciò che ho scritto).
Ufficialmente, lo scopo di questo blog sarebbe di recensire libri; in pratica, so già come andrà a finire: saranno tutti post a random su quel che mi passa per la testa.
Il blog, in ogni caso,  entrerà in attività fra alcuni giorni: al momento sto accumulando qualche recensione da pubblicare.
Grazie per essere qui, in ogni caso.

Good night, and good lucky!

PS: Ah, dimenticavo: ho una pagina FB, se volete fare un giro è QUI